Diviene evidente come la risposta di un individuo allo stress dipenda dalle caratteristiche del trauma ma anche da fattori strettamente individuali.
Una risposta fisiologicamente protettiva allo stress diviene patologica quando ha un’intensità eccessiva a causa di una disregolazione neurobiologica all’evento iniziale. Le alterazioni della struttura, della biochimica e dei network cerebrali portano effetti a lungo termine e ben oltre l’evento traumatico e la sua risoluzione, come una sorta di traccia di memoria neuronale del danno subito.
Se questo ad oggi ci dicono le Neuroscienze, perchè nella riabilitazione del cane affetto da stati fobici si cerca di intervenire sulla manifestazione comportamentale senza riuscire a considerarli vittime della percezione che hanno di un problema e delle emozioni che ne derivano? Perchè ci vietiamo di portare un concreto aiuto al loro dolore lì esattamente dove serve?
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